L’ORATORIO DI SANT’ERASMO
Santa Margherita Ligure
I FUOCHI DI SANT’ELMO
Sant’Erasmo di Formia, detto Sant’Elmo, fu vescovo e martire torturato ed ucciso alla fine del III secolo, durante le persecuzioni di Diocleziano.
La tradizione di Sant’Erasmo (Sant’Elmo)
Sant’Erasmo – Patrono dei naviganti
Fu Vescovo di Antiochia e Martire. Visse attorno al 300 d.C. Pare che la sua venerazione sia stata, inizialmente, diffusa nel X secolo dai marinai di Gaeta e, ben presto, si estese in tante località marinare liguri e del Mediterraneo occidentale. Da Lerici, a Bonassola, da Quinto al Mare, a Sori, da S. Margherita Ligure a Sestri Levante, da Rapallo, a molte località del Ponente Ligure. Ed ancora, a Formia a Barcellona, a Lloret de Mar ed in paesi del sud della Francia.
La tradizione vuole che Sant’Elmo sia stato raccolto naufrago da una nave, salvato e condotto a terra. Il capitano non volle altra ricompensa che una prova della potenza che, in quanto Santo, egli doveva possedere. Sant’Elmo gli promise di avvertirlo con un fuoco dell’imminenza di una burrasca, affinché egli potesse farvi fronte. Il Santo mantenne la promessa e, da quel momento, cominciò a far apparire i suoi “fuochi” per salvare i naviganti.
I Fuochi di S.Elmo: un fenomeno naturale che si manifestava anticipando di poco le burrasche. Apparivano sugli alberi dei velieri con luci bluastre che venivano interpretate come un “avviso imminente di pericolo”. Ciò faceva credere ai marinai che fosse un segno del Santo che era presente e proteggeva la nave ed il suo equipaggio.
Questa devozione religiosa sopravvive ancora nella tradizione marinara dei Borghi citati in cui si accendendo fuochi in onore del Santo.
I Fuochi di Sant’Elmo in un’immagine del The Aerial World, di Dr. G. Hartwig, London, 1886 (da wikipedia)
‘Guardate lassù!’
Strillò Starbuck.
‘I fuochi di Sant’Elmo! I fuochi di Sant’Elmo!’
(H. Melville, Moby Dick)
Il nome del Santo, protettore dei naviganti viene, come abbiamo visto, associato a quel bagliore bluastro che si manifestava sulla sommità degli alberi ed anche all’estremità dei pennoni dei velieri di un tempo, un fenomeno che veniva interpretato dai marinai come un “avviso di burrasca imminente” inviato dal cielo. Un monito quindi a “ridurre velocemente le vele per salvare la nave e l’equipaggio”.
L’iniziale superstizione legata ai fuochi di Sant’Elmo, diventò ben presto tradizione religiosa che si radicò in ferrea credenza che durò molti secoli fino al sorgere della scienza la quale spiegò finalmente che: il fuoco di Sant’Elmo è una scarica elettro-luminescente provocata dalla ionizzazione dell’aria durante un temporale, all’interno di un forte campo elettrico.
Quei fenomeni elettrici della natura spiegati con nuove parole e nuovi concetti scientifici, non cancellarono del tutto quei “ricordi miracolosi” (ex voto) costruiti dagli AVI naviganti che vollero tramandare e conservare negli Oratori sul mare che oggi possiamo ammirare.
Anche noi rivieraschi di Levante abbiamo una testimonianza diretta della presenza spirituale di Sant’Erasmo-Sant’Elmo L’Oratorio si trova a Santa Margherita Ligure, a pochi metri dall’ormeggio dei pescherecci nel quartiere di CORTE.
Il Comune di Santa Margherita Ligure ce lo racconta così:
I marinai di Corte, nel 1347, sullo scoglio detto di Sant’Elmo, lambito in origine dal mare, costruirono una Cappella e la dedicarono a Sant’Erasmo, Vescovo Martire del secolo IV, protettore delle genti di mare, patrono dei pescatori e dei marinai.
Il Santo è chiamato anche Sant’Elmo, da cui deriva la definizione “fuochi di Sant’Elmo”, quelle fuggevoli luci che di notte i marinai scorgevano talvolta sulle cime degli alberi dei velieri (un fenomeno dovuto alla presenza di elettricità nell’atmosfera).
L’Oratorio fu ricostruito nel secolo XVII e l’odierna facciata è settecentesca; dal 1638 esso è la sede dell’Arciconfraternita di Sant’Erasmo che si occupa della sua conservazione e lo arricchisce di opere d’arte e d’artigianato di gran valore storico e culturale. Interessante il sagrato a “risseu” fatto di piccoli sassi di mare, irregolari, bianchi, rossi e grigi recentemente restaurato nel 2016.
La Confraternita di Sant’Erasmo di Corte anticamente era composta da marinai, pescatori, costruttori di barche e maestri d’ascia; la sua missione principale era quella di tutelare i suoi membri e le loro famiglie dai rischi del lavoro in mare in un tempo in cui, ad esempio, molti pescatori si dedicavano anche alla pesca del corallo compiendo viaggi lunghi, spesso pericolosi. L’Oratorio di Sant’Erasmo ha quindi un legame stretto e profondo con il mare e in esso vi sono conservati molti modelli di velieri in legno costruiti a mano dai naviganti durante i lunghi viaggi.
Nel mese di giugno si celebra la festa Patronale con la Processione in mare, e poi sulla banchina ocn i tradizionali Cristi di tutte le Confraternite.
Ogni Santo Natale la Confraternita allestisce all’interno dell’Oratorio un bellissimo presepe con figure e ambientazioni tipiche del quartiere di Corte.
UN ORATORIO CHE GUARDA IL MARE E PROTEGGE I MARINAI
Santa Margherita Ligure
La freccia mostra la vicinanza dell’Oratorio al mare
Facciata dell’Orartorio di Sant’Erasmo
RISSEU DI LIGURIA
Sagrato dell’Oratorio
Il rissêu è un termine genovese usato per identificare il mosaico acciottolato tipico del sagrato delle chiese e rappresenta una parte importante del paesaggio urbano e della stessa storia della Liguria.
Abside dell’Oratorio
L’Oratorio lato mare
GLI INTERNI DELL’ORATORIO
Nei giorni 3 e 4 giugno si celebra la Festa di Sant’Erasmo, patrono della gente di mare.
A Mae Zena
Cristo Moro
https://www.amezena.net/tag/cristo-moro/
Situato sul lungomare di Santa Margherita, eretto su uno scoglio detto di Sant’Elmo per volonta’ di marinai e pescatori, l’Oratorio fu dedicato a Sant’ Erasmo protettore della gente di mare, ha la facciata settecentesca ed un affascinante particolare: al suo interno si trovano numerosi modellini di navi e oggetti di marineria come ex voto. L’oratorio e’ sede della confraternita.
LA FESTA DI SANT’ERASMO
Tradizionale processione patronale
Santa Margherita Ligure
Nei giorni 3 e 4 giugno si celebra la Festa di Sant’Erasmo, patrono della gente di mare. In questa occasione di festa, Santa e la piccola chiesetta dedicata al Santo viene decorata, compresa la piazzetta antistante e il tratto della passeggiata lungomare sulla quale si affaccia.
Interessante e coinvolgente anche la proposta di bruschette al pomodoro e acciughe (“biscotti del marinaio”) vendute davanti alla chiesetta.
YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=3iTItfRSjc0
https://www.youtube.com/watch?v=HPjVrVXoLb
https://www.youtube.com/watch?v=RhCMDaCjhrc
© GenovaToday
Festa di Sant’Erasmo a Santa Margherita Ligure con processione in mare, musica e gastronomia
© GenovaToday
https://www.genovatoday.it/eventi/festa-sant-erasmo-santa-margherita-ligure-2024.html
LE CINQUE CONFRATERNITE DI SANTA MARGHERITA LIGURE
https://livesanta.it/le-cinque-confraternite-di-santa-margherita-ligure/
Il Castello di Sant’Eramo o Sant’Elmo. Venne costruito nel 1550 da mastro Antonio de Càrabo, lo stesso che aveva progettato il castello di Rapallo. La sua posizione gli consentiva di difendere simultaneamente due borghi, quello di Santa Margherita e il confinante borgo di Corte.
Al suo interno ospitò prevalentemente artiglierie medio-leggere quali sagri, falconetti, spingarde, archibugi, smerigli e mortai di bronzo.
Inizialmente era dotato soltanto della garitta di destra.
Oggi ospita l’allestimento multimediale del Museo del Mare di Santa Margherita Ligure, inaugurato il 4 luglio 2022.
Fonti:
ASGenova, Sala Senarega, Literarum Antico Senato, n. 427.
Id., Sala Foglietta, Nota dell’Artiglieria, 1144;
Id., Fortezze e Inventari, 328.
ASSanta Margherita Ligure, Periodo Genovese, F. 1, n. VI, doc. 9, 10, 12, 13, 15, 17, 19, 20, 32.
A. R. Scarsella, Annali di Santa Margherita Ligure, cit., Vol. I, p. 87 e 186;
https://soprintendenza.liguria.beniculturali.it/?p=3585
26 LUGLIO 1941
ATTACCO A MALTA
IL SACRIFICIO DI TESEO TESEI
IL PONTE DI SANT’ELMO
DIFESA
.…Tralasciando le vicende degli altri componenti della missione, ci soffermeremo sul crollo del ponte di Sant’Elmo che è direttamente collegato alla scomparsa di Teseo Tesei e del suo secondo, Alcide Pedretti.
http://www.historicalab.it/attacco_a_malta.htm
Carlo GATTI
Rapallo, 12 Novembre 2024