HMS Inflexible
Malta, 1913
LE FOTO RACCONTANO
Le fotografie d’epoca, soprattutto quando realizzate “da lastra”, beneficiano di una nitidezza, di un’incisione” e di qualità generali di livello superiore, consentendo ad un attento osservatore – nel contempo – di osservare tutta una serie di dettagli realmente interessanti se non addirittura, in non pochi casi, curiosi o inusuali.
Il Notiziario del CSTN riprende una tematica già sviluppata in passato, riprendendo a presentare in ogni fascicolo – a partire da questo numero – una fotografia ormai facente parte della storia fotografico-navale più generalmente intesa con caratteristiche di particolare livello tecnico, importanza storica e valenza documentale.
Foto n.1
HMS Inflexible, Malta, estate 1913 (Foto Studio Ellis, Malta – Coll.M.Brescia)
Iniziamo con un’immagine scattata a Malta, nell’estate estate del 1913, opera del noto studio fotografico “Ellis”, attivo a La Valletta dalla fine dell’800 sino ai primi anni Trenta del secolo XX: vi è raffigurato l’incrociatore da battaglia Inflexible, nave di bandiera del 2nd Battlecruiser Squadron della Mediterranean Fleet, del quale fanno parte anche l’Invincible e l’Indomitable. Si notino l’assenza delle reti parasiluri e la banda bianca sul fumaiolo anteriore che contraddistingue l’unità nell’ambito del reparto di appartenenza; il rimorchiatore a ruote in primo piano é l’HMSCracker, mentre la “pre-dreadnought” ormeggiata di poppa all’Inflexible é, con ogni probabilità, la King Edward VII.
La fotografia è stata scattata da una posizione abbastanza inconsueta per i fotografi navali maltesi: difatti, all’epoca (e sino agli anni del secondo dopoguerra) la maggioranza delle navi militari veniva fotografata dai bastioni orientali della città della Valletta con – sullo sfondo – i sobborghi di Senglea e Vittoriosa, il “Dockyard Creek” e Fort St. Angelo.
Foto n.2
Il Grand Harbour di Malta, La Valletta e il circondario con – evidenziate – la posizione dell’HMS
Inflexible (in rosso) e quella di fort. St. Angelo (in blu), da dove venne scattata la fotografia.
Al contrario questa immagine raffigura l’Invincible e le altre unità con la prora verso l’imboccatura del Grand Harbour, con i contrafforti degli “Upper Barrakka Gardens” sullo sfondo: di conseguenza, in considerazione delle posizioni relative dei vari elementi raffigurati, è stata scattata invece guardando verso ponente da una posizione sopraelevata, verosimilmente ubicata alla sommità di Fort. St. Angelo (si veda la cartina n. 2) –
Foto n.3
Il dettaglio del rimorchiatore HMS Cracker
Come evidenziavamo in precedenza, la stampa è eccezionalmente nitida per un documento fotografico risalente ad un secolo fa: ne è la prova il dettaglio del rimorchiatore HMS Cracker (foto n. 3) – utilizzato a dalla Royal Navy nel “Dockyard” (Arsenale) di Malta tra gli ultimi due decenni del secolo XIX e gli anni Trenta: in particolare evidenzia il metodo di propulsione “a pale” di questo mezzo d’uso portuale.
Foto n.4
Il dettaglio dell’equipaggio dell’HMS Inflexible schierato per la foto “ufficiale”, con il fotografo indicato dalla freccia rossa.
Ma l’elemento più interessante è quello della foto n. 4, raffigurante il castello di prora dell’HMS Infvicible come si può notare, l’equipaggio è “in posa” sul ponte di castello, sulla torre binata prodiera da 305 mm e sui vari livelli della plancia comando mentre – indicato dalla freccia rossa – un fotografo munito di una grossa fotocamera “a treppiede” sta scattando una foto alla “ship’s company” dell’unità. Come era uso all’epoca, per realizzare una foto “di gruppo” di questo genere gli ufficiali (con il comandate al centro) sono seduti nelle prime file, mentre il resto dell’equipaggio è in piedi o in altre posizioni, con alcuni marinai collocati anche a cavalcioni delle volate dei cannoni della torre di grosso calibro prodiera.
Un’immagine “del tempo che fu”, dunque ma che – come tutte le fotografie navali del passato – ha il pregio di far rivivere l’atmosfera ormai trascorsa delle grandi unità corazzate armate con cannoni di grosso calibro: un aspetto della guerra sul mare definitivamente consegnato al passato ma il cui ricordo – grazie a immagini come questa che presentiamo oggi, può essere mantenuto vivo ancora ai nostri giorni.
Maurizio BRESCIA
Rapallo, 2 Gennaio 2014