ASSOCIAZIONE CULTURALE IL SESTANTE
Presidente: STV Enzo GAGGERO
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Occhi puntati al cielo: il 27 luglio un’insolita eclissi lunare
Sarà più lunga del solito, il buio totale durerà 1 ora e 43 minuti
ECLISSI TOTALE. LA TERRA SARA’ AL BUIO PER OLTRE 103 MINUTI, SI CHIAMA: “LUNA DI SANGUE” – SARA’ L’ECLISSI PiU’ LUNGA DEL SECOLO.
Dal Secolo XIX riportiamo:
Genova – La notte del 27 luglio si verifica una eclissi di luna. Che si presenterà rossa. Uno spettacolo straordinario perchè contestualmente ci sarà una performance anche di Marte. Dunque occhi rivolti al cielo, dai terrazzi, dalle spianate, dalle spiagge ma anche dai due osservatori astronomici di Genova che si trovano sul Righi e sulle alture di Sestri Ponente.
Dove gruppi di volontari, per lo piu ingegneri ma non solo, affiancheranno coloro che vorranno meglio cogliere, mediante telescopi all’avanguardia, lo spettacolo di Luna e Marte danzanti l’uno “vicino” all’altro. Volontari che sono a disposizione degli appassionati per tutto l’anno con attività anche di divulgazione, per grandi e piccini. L’eclissi di lun sarà lunghissima, quasi due ore. C’è solo da sperare che Giove Pluvio abbia altro da fare.
ECLISSI DI LUNA ROSSA TUTTA PER NOI
testo di Donata Bonometti
Lo sapete già vero? Quella del 27 luglio sarà una nottata che si fissa nella mente e non la lascia più Nuvole permettendo. Si verificherà una eclissi totale di Luna di lunghissima durata, un’ora e 43 minuti. La Luna sorgerà già rossa perchè parzialmente in eclissi, e “nei pressi” della Luna sorgerà Marte. Due fenomeni astronomici straordinari casualmente nella stessa nottata: l’eclissi totale di Luna e contestualmente Marte nel periodo di migliore osservabilità degli ultimi 15 anni, la cosiddetta opposizione di Marte perché sorge dalla parte opposta al Sole rispetto alla Terra. Un cielo che riserverà emozioni a non finire. In questi giorni i media dispenseranno spiegazioni certo più dettagliate delle mie. Io intendevo puntare il “mio” telescopio, approfittando di questa…congiunzione astrale, su chi ci aiuta da sempre a prendere confidenza con gli spettacoli del cielo.
A Genova ci sono due squadre di volontari pronti a mettersi a disposizione con i loro strumenti e il loro sapere fino a notte fonda per tutti coloro (e si immagina che sarà un bel numero) che vorranno osservare, e stupirsi, e percepirsi al centro del cielo e della vita stessa mentre Marte e Luna ballano lassù. E del resto non era forse Platone a sostenere che l’astronomia ci trasporta da questo mondo ad un altro? Vi sembrerà quasi di toccarlo quel mondo grazie a strumentazioni all’avanguardia come, fra gli altri, il telescopio Nexstar 11 pollici che i volontari sanno gestire come veri scienziati.
Walter Riva, geografo e giornalista scientifico, è il responsabile dell’Osservatorio Astronomico del Righi, un gruppo di venti volontari, tranne la responsabile della didattica che di professione é planetarista. Metà circa sono donne, tre i pensionati, gli altri volontari giovani o di mezza età, una passione sconfinata ad unirli e a trasformarli in diligenti turnisti per affiancare chi vuole immergersi nello spettacolo notturno. E sono più di seimila all’anno i visitatori…
Tra i volontari c’è un pensionato, ex bancario, che è il piu ferrato sulla luna di cui conosce cratere per cratere, e numerosi sono gli ingegneri elettrici, elettronici, informatici la cui competenza è essenziale, e insieme ci sono degli artisti che disegnano le storie che animano i racconti nel planetario. Insomma un ensemble di grande raffinatezza che anche gli astri apprezzerano. “L’abbiamo tutti la passione per le stelle, riflette Walter Riva, se uno é indifferente al mondo dell’astronomia é perché ha dentro di sè il rifiuto o la paura delle grandi dimensioni. Perché l’astronomia ti fa sentire naturalmente piccolo, inadeguato, l’astronomia che è fatta di micro dimensioni, le particelle, o di macro dimensioni, i corpi celesti. Se ci pensa è l’uomo che si trova nel mezzo e ciò gli comunica, davanti al cielo stellato, un naturale senso di straniamento …” L’Osservatorio del Righi, aperto negli anni Trenta, dopo aver vissuto anni di abbandono, è rinato grazie ad una associazione di cacciatori nel 2001, affidandolo quindi all’odierno gruppo di volontari. La didattica e la divulgazione sono attività e passioni prevalenti, ma si fa anche ricerca. Soprattutto sui meteoriti.
Spostiamoci a ponente di Genova sulle alture di Sestri. Spostiamoci anche indietro nel tempo sbarcando nel 1961 quando, dopo una eclissi di sole indimenticabile (per chi c’era, io c’ero e ancorchè piccola avverto ancora sulla pelle la sensazione impressionante di freddo e di buio) l‘Università Popolare Sestrese ( dal 1907 a disposizione di chi vuole arricchire il proprio tempo libero e le proprie conoscenze) decise di fondare l’Osservatorio Astronomico di Genova. Oggi è una onlus con una cinquantina di iscritti: si occupano delle aperture mensili, il primo sabato del mese, e degli eventi come quello del 27 luglio che vedrà una organizzazione con vari punti di avvistamento con strumenti raffinatissimi. Si occupano di ricerca e didattica per adulti e bambini. Non solo trattando tematiche confinate alla ”volta celeste”, ma tutto ciò che riconduce alla materia astronomica; come la sensibilizzazione dei ragazzi al problema sempre più incombente dell’inquinamento luminoso nelle città, oppure il rapporto delle antiche civiltà con l’astronomia, di cui resta traccia per esempio nelle costellazioni celesti dai nomi mitologici.
Commenta il direttore Enrico Giordano, ingegnere “L’astronomia chiede divulgazione, perchè è materia spesso travisata, vittima di un certo pressapochismo…l’astronomia che potrebbe essere un modo di vivere se solo si imparasse a rivolgere gli occhi al cielo più spesso. Una abitudine che rivoluzionerebbe il modo di vedere il nostro stesso mondo. Cosi piccolo davvero….”
L’Osservatorio Astronomico del Righi è in via Mura delle Chiappe 44 rosso, email: osservatoriorighi@gmail.com.
Cell divulgazione 3475859662
L’Osservatorio Astronomico di Genova è in via Superiore al Gazzo, telefono 0106123090, sito web www.oagenova.it
Rapallo, 26 Luglio 2018
A cura di Carlo Gatti (webmaster)