CITY OF ADELAIDE
Il relitto trasformato in una foresta galleggiante
CARRICK fu un clipper a motore ausiliario costruito nel 1864 dai cantieri William Pile & Hay di Sunderland con il nome di City of Adelaide per la DeVitt & Co. di Londra per i viaggi in Australia di merci e passeggeri.
Fu lussuosamente attrezzato per il massimo comfort dei passeggeri di prima classe. La seconda e la terza venivano attrezzate quando necessario.
Stazza 860 tonnellate. Lunghezza metri 53,85.
Venne varato il 7 maggio 1864.
Dal 1864 al 1893 è stato utilizzato per trasporto di merci varie e di emigranti verso l’Australia ed al ritorno con lana australiana per l’Inghilterra.
Era una delle poche navi che nella seconda metà dell’800 facevano regolari viaggi su quella rotta e da sola diede grande impulso allo sviluppo australiano: si calcola che il 60% della popolazione del Sud Australia possa rintracciarne l’arrivo degli antenati nei manifesti di bordo di questo bastimento.
I viaggi vennero effettuati sempre con le vele; molto raramente e per pochi tratti fu utilizzato il motore ausiliario successivamente montato.
Dal 1865 al 1887 è stato riadattato internamente per adibirlo al trasporto di emigranti verso il Nord America ed al ritorno carico di legname per l’Inghilterra.
Nel 1887 fu rivenduto ai Dixon’s di Londra, riarmato a brigantino ed utilizzato per il solo trasporto merci.
Nel 1893 cessò l’utilizzo delle vele. In quell’anno è stato disalberato ed utilizzato per diversi servizi: per trent’anni, sino al 1923, dalla Southampton Corporation come lazzaretto di isolamento per i malati di colera.
Nel 1924 venne acquistato dall’Ammiragliato Britannico che lo ricostruì ribattezzandolo Carrick, lo portò a Glasgow e e per i successivi ventitrè anni lo utilizzò come Comando della Divisione Clyde della Marina, per la Riserva Navale e per il servizio alloggiamenti.
Attualmente si trova ad Irvine nel North Ayrshire in Scozia, sede di un museo.
ISOLA MAGNETICA QUEENSLAND – AUSTRALIA
Magnetic Island si trova all’interno del Parco Marino della Grande Barriera Corallina, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, ma è caratterizzata da un paesaggio differente dalle tipiche foreste pluviali tropicali che coprono le altre isole della zona. Intorno a 275 milioni di anni fa, le forze della natura crearono uno straordinario paesaggio fatto di terreni rocciosi e massi giganteschi. Il livello delle precipitazioni registrato a Magnetic Island è inferiore rispetto alle zone umide tropicali a nord e alle Isole Whitsunday a Sud. Il suo clima è tipico dei tropici asciutti e il territorio è coperto da foreste di eucalipti.
I proprietari storici di Magnetic Island, gli aborigeni Wulgurukaba, abitano sull’isola da migliaia di anni. Nella loro lingua, l’isola si chiama “Yunbenun”. I cumuli di conchiglie, gli utensili in pietra e i siti d’arte rupestre sono testimonianze fisiche del loro forte legame con l’isola. Magnetic Island oppure Headland, venne così denominata da James Cook il 7 giugno 1770, mentre viaggiava lungo la costa orientale dell’Australia, mentre superava l’isola, sentiva un effetto magnetico sulla bussola della sua nave.
Il Magnetic Island National Park copre più di metà della superficie di Magnetic Island e offre oltre 24 chilometri di sentieri percorribili a piedi. L’itinerario Forts Walk, percorribile in un’ora e mezza di cammino, consente di ammirare forti della Seconda guerra mondiale, incredibili panorami e, talvolta, di incontrare un koala. Mount Cook sorge al centro dell’isola ed è il punto più alto. Durante i mesi estivi (da dicembre a febbraio) le tartarughe marine nidificano sulle spiagge.
ALBUM FOTOGRAFICO
A cura di PINO SORIO
sta galleggiante La denominazione di Magnetic Island (conosciuta localmente come “Maggie”) si trova al largo della costa di Townsville nel nord del Queensland.
La CITY of ADELAIDE fu una nave a vapore varata nel 1864 a Glasgow-Scozia.
In seguito fu convertita in “barque” per il trasporto di merci. Nel 1912 prese fuoco. E nel 1916, quel che rimase dello scafo andò ad incagliare nella Baia di Cockle (Isola Magnetica-Australia).
Durante la Seconda guerra mondiale quattro persone furono uccise durante le esercitazioni degli aerei della RAAF che avevano individuato il relitto e se ne servivano come bersaglio.
GATTI CARLO
Rapallo, 4 Ottobre 2019