“ESPRESSO SARDEGNA”
Il traghetto Ro-Ro si capovolge e cola a picco a levante dell’isola Gorgona
24.2.1973
Nave |
Bandiera |
Armatore |
Stazza L. |
Capacità carico |
EspressoSardegna |
italiana |
Traghetti delMediterraneo |
1995 |
60 semirim. da 40 piedi |
Espresso Sardegna in navigazione
I FATTI
Il 24 febbraio 1973, il traghetto di linea Espresso Sardegna del gruppo Magliveras faceva rotta da Genova, suo porto compartimentale, verso Palermo con un carico di 60 autocarri pesanti. Nel Nord Tirreno era in corso una violentissima libecciata. Quando la nave era ormai prossima al ridosso della Gorgona, improvvisamente sbandò su un fianco ed il Comandante Antonio Bracco ebbe soltanto il tempo di ordinare l’abbandono nave all’equipaggio. La tempestività dell’ordine fu pari alla velocità della messa in mare delle lance di salvataggio. La nave diede il tempo all’equipaggio di mettersi in salvo, quindi, dallo sbandamento passò rapidamente al capovolgimento, mostrò la chiglia e colò a picco nello specchio di mare a levante dell’isola Gorgona.
LA CAUSA
Non è da escludersi la rottura di alcune rizze che tenevano bloccati gli autocarri al ponte garage. Lo sbandamento della nave potrebbe essersi verificato a causa dello scorrimento laterale dei mezzi pesanti verso la murata di sottovento della nave.
IL RECUPERO
Il servizio fotografico che vi proponiamo, si riferisce al recupero dell’Espresso Sardegna effettuato da una Impresa francese di SalvataggiMarittimi e del rimorchio della stessa ad opera della Società Rimorchiatori Riuniti di Genova.
Il M/r Torregrande in navigazione
La nave, trainata dal Torregrande, arrivò a Genova in quella strana posizione, galleggiante ma perfettamente capovolta, fu quindi ormeggiata provvisoriamente alla diga interna dell’Aeroporto, all’altezza dell’entrata al Porto Petroli di Multedo. Successivamente fu raddrizzata e riparata. L’Espresso Sardegna riprese il mare nel dicembre 1976.
Il Torregrande si avvicina al relitto capovolto dell’Espresso Sardegna per prenderlo a rimorchio
Il relitto dell’Espresso Sardegna é stabilizzato con dei cilindri laterali
Iniziano le operazioni di rimorchio
Sopra: la nave è recuperata e trasferita in una cala ridossata della Gorgona. Sotto: notare i componenti dell’attacco da rimorchio: patta d’oca di catena, il gherlino di nylon ed il cavo d’acciaio del troller.
Lo sbandamento della nave potrebbe essersi verificato a causa dello scorrimento laterale dei mezzi pesanti verso la murata di sottovento della nave. Il servizio fotografico che vi proponiamo si riferisce al recupero effettuato dall’impresa francese di Salvataggi Marittimi e del rimorchio della nave stessa ad opera della società Rimorchiatori Riuniti di Genova.
L’attacco é completato, il rimorchio si avvia alla corta
La nave, trainata dal Torregrande, arrivò a Genova perfettamente galleggiante, ma in quella strana posizione, completamente capovolta. Il “traghetto verde” fu subito ormeggiato alla diga interna dell’aeroporto, presso l’imboccatura Ovest del porto petroli di Multedo. Successivamente, la nave fu raddrizzata e riparata e riprese il mare nel dicembre del 1976.
Il rimorchio é arrivato a Genova e viene ormeggiato alla diga foranea del Porto Petroli di Multedo in attesa del raddrizzamento e del recupero totale.
Testo e foto di Carlo GATTI
Rapallo, 20.11.2012
Tratto dal libro: “Genova, storie di navi e salvataggi” – Edizione 2003, Casa Editice Genovese – Autore: Carlo Gatti
RETTIFICA: Il Comandante della ESPRESSO SARDEGNA al momento dell’affondamento era il C.L.C. Antonio BRACCO e, non il Comandante Calabrò, come erronemente riportato in precedenza, basandoci su informazioni ritenute affidabili, ma “purtroppo” imprecise. Nel chiedere scusa agli interessati ed ai lettori, colgo l’occasione per ringraziare il dott. Pino Pesce, ex marittimo della Compagnia Marittima Magliveras, per averci dettagliatamente descritto la situazione di quel tragico 24.2.1973.