LIBRI
Benvenuti nella pagina dedicata alle nostre pubblicazioni. Le opere sono elencate qui sotto, complete dei loro riferimenti.
Per informazioni, scrivi a: pubblicazioni@marenostrumrapallo.it
QUELLI DEL TORREGRANDE
Carlo Gatti
“Quelli del Torregrande” é la cronaca di un viaggio realmente vissuto dall’equipaggio del rimorchiatore d’altomare genovese Torregrande. I protagonisti si trovano coinvolti, loro malgrado, nel traino di una carretta “programmata” per essere affondata sulla rotta Reggio Calabria – Algeri. Questa pericolosa avventura rappresenta lo spaccato storico di un’epoca marinara ormai alle spalle e che tuttavia affiora con i tentacoli di una gigantesca piovra ancora ai giorni nostri. I personaggi sono tratti con i loro veri nomi e cognomi dall’ambiente dei “barcaccianti” delle calate genovesi, ma tra loro emergono per audacia e professionalità gli specialisti dei rimorchi d’altura. Il testo offre una seconda chiave di lettura agli appassionati di cose di mare raffigurandosi anche come manuale didattico di Tecnica Marinaresca dedicato al mondo dei rimorchi navali; capitolo del quale, nulla o quasi nulla è stato scritto prima. 129 fotografie originali dell’archivio dell’Autore impreziosiscono, illustrano, documentano e facilitano di volta in volta la comprensione di quelle situazioni tecnico-nautiche un po’ esclusive e pur tuttavia ricche di fascino marinaro. Un nutrito vocabolario di termini Inglesi, utilizzati nella narrazione, è stato raccolto e spiegato a parte, in aggiunta ad un inedito glossario di termini in uso soltanto sui rimorchiatori d’altura.
GENOVA: STORIE DI NAVI E SALVATAGGI
Carlo Gatti
Genova: Storie di Navi e Salvataggi é una Antologia storica bilingue (Italiano-Inglese). Strumento divulgativo fatto di testi semplici, precisi e incisivi supportati da ben 280 fotografie in buona parte scattate dall’autore, Comandante di rimorchiatori portuali e d’altomare e Pilota del porto di Genova. Il libro racconta il viaggio nella storia marinara del ‘900, un film tra cronaca e storia dei grandi avvenimenti che hanno coinvolto le navi genovesi: Sirio, Orazio, Principessa Mafalda e Jolanda, Rex, Andrea Doria e molte altre sconosciute al grande pubblico. Non solo navi italiane, ma anche straniere come la London Valour e la Haven che sono venute a naufragare davanti alle nostre spiagge. Numerosi sono gli avvenimenti raccontati dall’autore che fu peraltro testimone di incendi, trombe marine, incagli, recuperi, salvataggi e tempeste da libeccio che hanno distrutto chilometri di porto.
La copertina del pittore Marco Locci é dedicata al Pilota portuale genovese Giancarlo Cerruti che si rese protagonista di un grande atto d’eroismo salvando 18 naufraghi della superpetroliera Haven esplosa ed incendiata davanti ad Arenzano.
Il libro é stato scelto dalla Commissione Genova Città della Cultura – 2004.
QUELLI DEL VORTICE
Carlo Gatti
“Quelli del Vortice” é una storia di mare vissuta dall’autore, il comandante Charly e dal suo equipaggio a bordo del più potente rimorchiatore dell’epoca, nell’inverno tra il 1970-71. Cos’è un rimorchiatore oceanico? Chi sono i suoi uomini? Il loro mondo? Questi interrogativi hanno un’ampia e realistica risposta nello snocciolarsi di un viaggio davvero avventuroso: Napoli–New York–Castellon de la Plana (Spagna Mediterranea). Il Vortice deve superare difficili prove durante il rimorchio in tandem di due navi da guerra americane tipo Liberty affrontando mari in tempesta, difficoltà tecniche e inaspettati incontri. Questi uomini diventano i protagonisti di una straordinaria avventura che l’autore descrive ripercorrendo gli anni roventi della “Guerra Fredda”. Il viaggio si trasforma ben presto in un incubo per lo scatenarsi delle forze della natura cui si aggiungono misteriosi incidenti. E qui subentra la capacità dell’autore che riesce a trasmettere una crescente tensione emotiva: l’equipaggio del rimorchiatore d’altomare è consapevole d’essere al centro di un gioco spietato.
25 ANNI DI NUOTO MASTERS
Carlo Gatti
Siamo partiti da lontano, accompagnati dai nostri ricordi d’infanzia, a volte carichi di emozione, a volte di nostalgia per una Rapallo che cambia, per il tempo che scorre veloce, per gli amici che non ci sono più.
In questo mutevole scenario della vita, la staffetta dei masters continua a passarsi il testimone nella piscina del Poggiolino che ogni giorno ci abbraccia per farci ancora sognare; ieri ha visto crescere noi, i nostri figli ed oggi i nostri nipoti, spettatore confortante di ansie, speranze e aspirazioni di tutti per un futuro migliore. Dentro questo “Tempio”, ogni giorno è esaltata la disciplina pura del NUOTO, che occorre sperimentare per capirne lo spessore d’umanità e fratellanza che va oltre la competizione ed il prestigio personale.
Il “nostro” Nuoto, praticato con autentica passione, ha la virtù di unire la gente sotto l’unica bandiera internazionale che non conosce conflitti: quella dello sport.
LE BARCACCE NEL CUORE
Carlo Gatti – Silvano Masini
Le Barcacce Nel Cuore. Questo libro prende avvio dalle esperienze vissute dagli autori a bordo dei rimorchiatori portuali e d’altomare a partire dagli anni ’60. Di quel mondo ormai tramontato, gli autori salvano i ricordi più veri legati alle persone e ai viaggi avventurosi compiuti per i sette mari. Il viaggio storico compiuto intorno a questo mondo definito anche la “Terza Flotta”, si protrae sino all’alba del nuovo millennio segnando il passaggio dall’arte della manovra pura all’uso di potenti e moderne unità. Le testimonianze personali degli autori s’intrecciano e si arricchiscono nel Forum dedicato a chi ha voluto partecipare attivamente al “revival” di quel periodo irripetibile. Da uno spaccato epocale intenso e dinamico, emerge un amore sincero per la Rimorchiatori Riuniti, antesignana del settore, ma soprattutto per i compagni di viaggio con i quali gli autori hanno condiviso un lavoro tanto amato quanto difficile, rischioso e talvolta persino tragico. Avventura, coraggio e solidarietà permeano costantemente il libro che, sebbene diviso in capitoli e argomenti diversi, può essere letto come un romanzo ricco di tensione, colore e sentimento che vede al centro della scena “l’uomo-barcacciante”, lo specialista in salvataggi, recuperi e rimorchi impossibili.
ll Giustiziere di Narvik
Carlo Gatti
Gli obiettivi strategici dei Nazisti e degli alleati Anglo-Francesi sono due: il ferro proveniente dalle miniere polari Svedesi e il vicino porto norvegese di Narvik che non ghiaccia mai. E’ l’alba del 9 aprile 1940. In questa corsa a cronometro, la flotta del Terzo Reich precede quella Inglese di 24 ore. E’ guerra! Bjørn, il gigantesco comandante del M/re Val, con il suo inseparabile amico Waldemar, quasi nano, muto e molto astuto, assistono increduli al siluramento delle due vecchie unità Eidsvold e Norge davanti alle banchine del porto minerale. Di fronte al massacro di tanti marinai innocenti, scatta nei due norvegesi un sentimento di odio e di vendetta che li porterà ad affrontare situazioni belliche “estreme”. Il romanzo prende avvio da questo episodio di storia vera e procede lungo un frizzante borderline tra realtà e fantasia, tra personaggi veri e inventati. E’ il racconto di una fuga dalla meta sempre incerta e dagli scenari continuamente mutevoli. Lyla, la poiana di Harris da loro addestrata, spesso si rivela l’arma più affidabile. Di grande fascino é Anne-Sofje, la fidanzata ritrovata di Bjørn. La donna, dal contrastante carattere dolce e autoritario, rivela d’essere uno dei quattro capi della Resistenza Norvegese. Un altro protagonista, che aleggia come un magico spirito in tutto il racconto, è Brunone, frate guardiano di una piccola comunità di Carmelitani che vive in un faro-Monastero delle isole Shetland. Questo carismatico uomo di Dio che nasconde, tuttavia, alcuni scheletri nell’armadio, sarà la guida spirituale, e non solo… di tutti i protagonisti.
La navigazione a vela, l’avventura, la vendetta, persino le armi e le strategie usate ricordano il mondo omerico. L’autore, da autentico “combattente dei mari”, riscopre l’Ulisse che sta dentro di noi raccontando inconsciamente la sua vita vissuta.
Bandiera Gialla | Colera a bordo
Emilio Carta
1894. Il piroscafo Carlo R. da Genova si dirige verso il Brasile con un carico di emigranti. A bordo, imbarcato come allievo ufficiale, c’è Giobatta Pendola, nipote dell’armatore Egisto Revello, che a Rio de Janeiro riceverà un pacco contenente diamanti grezzi da portare a Genova. Durante la traversata verso l’America scoppia però un’epidemia di colera e il piroscafo, giunto a Rio, viene messo in quarantena. Fatto tornare indietro, approda all’isola della Maddalena, per un’ulteriore quarantena. Da lì, l’ufficiale parte per Rapallo in cerca dello zio per consegnargli i diamanti che era riuscito fortunosamente a recuperare, ma viene assalito e ucciso da due briganti. Sepolto nella “fossa degli appestati” porterà con sé il tesoro.
Settant’anni dopo, isole Galapagos: il comandante camogliese “Nucci” Ferrari, in fuga dalle autorità italiane che lo cercano per un efferato delitto, per vie traverse viene a conoscenza di questa storia e decide di tornare in Italia alla ricerca dei diamanti, ma troverà ben altre sorprese.
Il segreto di Cala dell’Oro
Emilio Carta
Un antico documento, rinvenuto da un ufficiale nazista nell’abbazia ligure della Cervara, svela un truce omicidio avvenuto nel XVI secolo, legato al naufragio di un veliero, I’Iveglia, avvenuto nelle acque di Camogli. Nel ventre della nave c’è un prezioso carico proveniente dalle Indie, inviato dai reali di Spagna ai banchieri genovesi per estinguere un prestito di guerra mentre in Europa infuria una terribile pestilenza. Nel dicembre del 1943 una scheggia impazzita dei servizi segreti tedeschi, denominata in codice Alce, tenta di recuperare quel tesoro trasferendolo su un U-Boot, ma il sottomarino, attaccato dai partigiani al largo di San Fruttuoso, scompare nel nulla. Trent’anni dopo Ferrari, comandante camoglino, e Treccani, corallaro sammar-garitese, individuano il relitto dell’U-Boot che giace davanti a Portofino. Tra Monaco di Baviera e il Tigullio, si dipana così un intricato gioco che si concluderà in un’isola del Pacifico lasciando dietro di sé una tragica scia di sangue.
Navi e Relitti tra il promontorio di Portofino e Punta Mesco.
Emilio Carta
Con il progetto Navi e Relitti l’autore vuole ricostruire, attraverso un’accurata ricerca storico-documentale, quanto accaduto nel nostro mare nei secoli precedenti, fino ai più recenti tragici avvenimenti. Il Mar Ligure è certamente uno dei più affascinanti per storia, vita sommersa e varietà di reperti in esso contenuti, caratteristiche ambientali che i nostri fondali ancora oggi conservano malgrado il forte depauperamento avvenuto tra il dopoguerra e la fine degli anni Settanta quando, con l’avvento delle prime tecnologie subacquee ereditate dagli eventi bellici, l’uomo si spinse con sempre maggiore sicurezza sui fondali, seppur con spirito meramente predatore. Per fortuna la crescente consapevolezza di un sesto continente da difendere e l’istituzione di aree sottoposte a tutela dal Ministero dell’Ambiente hanno contribuito a superare l’istinto profanatore di molti, tanto che oggi l’intero arco costiero preso in considerazione può mostrare, simile ad uno scrigno, caratteristiche incredibilmente variegate di flora e fauna così come di relitti di navi, aerei, bettoline e persino di un sommergibile la cui presenza è rimasta per anni avvolta nel mistero fin tanto da metterla in dubbio.
Navi e Relitti tra Montecarlo e il promontorio di Portofino.
Emilio Carta e Andriano Penco
I relitti non sono soltanto testimonianze di storie, tragedie e talvolta eroismi. Col tempo, tutti i relitti, anche i peggiori, quelli che prima di divenire tali hanno provocato disastri ecologici più o meno gravi, divengono una sorta di microcosmo particolare, un habitat preferenziale per numerose specie marine. L’autore, descrivendo questo percorso affascinante tra i fondali del ponente ligure-monegasco, accresce l’innegabile attrazione di ogni relitto. In questo ambiente particolare, i biologi marini ed i subacquei trovano ottimi spunti per foto particolari, dove gli organismi sono parte di un insieme veramente diverso dal consueto.
Navi e Relitti tra Sestri Levante e La Spezia.
Emilio Carta, Adriano Penco e Andrea Maggiori
Con questo volume si conclude la prestigiosa collana che illustra i più importanti relitti del Mar Ligure. Viene infatti analizzata la riviera di levante, dal golfo del Tigullio fino al confine toscano. Vengono messe a disposizione dei lettori non solo le bellissime immagini fotografiche dei fondali ma anche quelle modernamente sonarizzate dei relitti , oltre alle esatte coordinate geografiche delle principali secche per la gioia dei pescatori. Il volume comprende anche i più recenti ritrovamenti della zona quali il relitto del rimorchiatore fin’ora identificato come il Vittoria, e il relitto di una motozzatera. “I relitti non sono soltanto testimonianze di avvenimenti, tragedie e talvolta di atti di eroismo perché con il tempo, essi divengono una sorta di microcosmo particolare, un habitat preferenziale per numerose specie sottomarine – raccontano i sub Andrea Maggiori e Adriano Penco – Un relitto adagiato sul fondale, indipendentemente che esso appartenga ad un velivolo o ad una nave, subisce una metamorfosi, perchè viene trasformato rapidamente in una scogliera artificiale dove gli organismi marini amano rifugiarsi o insediarsi. Un luogo di eccellenza per l’interesse naturalistico che reca con sé e tutto questo accade mentre l’uomo se ne dimentica; ma non la natura che prolifica e colonizza. Ecco così che prende corpo una seconda giovinezza per il bastimento o l’aereo andato perduto, senza prima però aver consegnato la storia del suo passato agli archivi storici navali”. (Liguria Oggi)
U-BOOT 455 – Il sottomarino della leggenda
Emilio Carta e Lorenzo Del Veneziano
Quest’opera scritta dal giornalista Emilio Carta e dal sub Lorenzo Del Veneziano, dedicata ad un’accurata rivisitazione dei trenta relitti ad oggi individuati nelle acque della provincia di Genova, ha preso forma dal desiderio di fissare nella memoria del lettore un passato semi-sconosciuto ma che ci appartiene quale parte preziosa della nostra storia marinara.
Punto fondamentale di questo certosino lavoro è stato l’individuazione del relitto dell’U-Boot 455. Oggi, del sottomarino tedesco scomparso nel corso dell’ultima guerra tra Portofino e Camogli, sappiamo praticamente tutto: dalle missioni effettuate nel Mediterraneo al naviglio affondato e persino il nome dei “berretti bianchi” che si erano avvicendati al suo comando. Il tutto suffragato da immagini storiche, tratte dagli archivi tedeschi, sino a quelle più recenti, affascinanti e splendide, scattate a centoventi metri di profondità. In questo libro vengono inoltre illustrati ulteriori ventinove relitti individuati ed esplorati lungo il tratto costiero della provincia di Genova. In questo libro vengono inoltre illustrati ulteriori 29 relitti individuati ed esplorati lungo il tratto costiero della nostra provincia. Riemergono così dagli abissi sino a noi, lungo il magico filo della memoria, tragici eventi bellici e immagini, particolari sigle identificative e numeriche come il KT a Sestri Levante, l’UJ2208 a Genova, nomi di navi più o meno conosciute come Croesus a San Fruttuoso di Capodimonte, Mohawk Deer a Portofino, Washington a Camogli, senza contare le scoperte del liuto medievale e della caracca al largo di Genova sino alla Haven di Arenzano.
Rapallo, come eravamo
Emilio Carta
Sfogliare un album di fotografie contente le immagini di cinquant’anni fa è per certi versi scioccante: foto e cartoline paiono lontane ormai anni luce, parlano di un mondo che a noi, diversi in tutto per usi, costumi e abbigliamento, può far sorridere. Basta però voltare qualche pagina perché quel riso si trasformi in meravigliato stupore.
Aprendo l’archivio di Vincenzo Rivieccio, una vera e propria miniera di ricordi fissati da oltre milletrecento “scatti”, sbocciano la Rapallo di un tempo, gli avvenimenti piccoli e grandi che ne scandiscono i ritmi di vita.
Rapallo, come eravamo 2 | da “Faccetta nera” a “Papaveri e Papere”
Emilio Carta
Dedicata in particolar modo ai rapallesi ed i “rapallini”, questa seconda parte di “Come eravamo” offre sicuramente a tutti noi un ulteriore spaccato di vita cittadina grazie a centocinquanta “scatti”, tutti inediti, che fanno tornare un po’ più indietro nella memoria collettiva ed alle nostre radici. Il periodo preso in considerazione provvederà a farci rivivere un passato che, dal Primo Novecento, si snoderà sino all’inizio degli anni Sessanta: vi troveremo le immagini del Ventennio fascista ma anche i bombardamenti ed i reduci della secondo conflitto mondiale con l’immediato periodo post bellico.
Una finestra su Rapallo | Cinquant’anni di acquerelli e immagini a colori
Emilio Carta, M. Angela Bacigalupo e P. Luigi Benatti
Ancora una raccolta di belle immagini della Rapallo esordiente alla ribalta del turismo internazionale, in tutto lo splendore che ne ha consacrato la fama nel mondo. Una raccolta, questa che presentiamo, che si arricchisce dell’efficacia del “colore”, riuscendo così ad evidenziare in maniera completa ogni dettaglio del paesaggio ogni scorcio pittoresco, ogni particolare avvincente. E così, una vela, un albero, un fiore, un giardino o un viale dello spirito che Rapallo poté offrire ai suoi ospiti.
Il Collezionista d’armi
Emilio Carta
Cocktail, opportunamente miscelato con polvere nera e piombo, ha nei suoi ingredienti principali uno spietato killer, Il Mancino, al soldo di una loggia coperta che riunisce in una sorta di braccio armato i servizi segreti di varie nazioni.
Oltre alla passione per le belle donne il killer ha una pericolosa ossessione: colleziona armi, ma solo se legate ad omicidi ed attentati “eccellenti” e, per entrarne in possesso, non si ferma davanti niente e a nessuno.
Tra i suoi cimeli annovera ad esempio il fucile usato a Dallas per assassinare J.F. Kennedy e persino la pistola dalla quale partirono i colpi che uccisero John Lennon a New York. Ma vuole di più e la sua continua e perversa ossessione lo porterà in Bulgaria, sulle tracce della pistola utilizzata nel tentativo criminoso di uccidere il Papa.
“Il collezionista d’armi d’armi”, il romanzo col quale Emilio Carta si ripresenta oggi agli appassionati cultori dell’avventura e del mare anche questa volta, come nelle opere precedenti, intreccia fantasia a solide basi storiche dal sempre sorprendente esito finale.
L’avvincente storia narrata dall’autore è in larga parte legata al fenomeno del nucleare e agli oscuri trafficanti che lo manipolano, nel periodo più cruciale della Guerra Fredda per rimbalzare agli anni più recenti e ai colpi di coda dell’armamento nucleare che ancora oggi viaggia sottotraccia.
A rendere più misteriosa la storia c’è una vecchia carretta battente bandiera ombra – l’autore ha navigato egli stesso per qualche anno su quei mercantili – che in fondo a una stiva trasporta un misterioso carico radioattivo.
Misteriosi trafficanti inseguono quella nave sino nel lontano Oriente e sulla sua scia si accavalleranno delitti eccellenti, fruscianti dollari e un penetrante profumo femminile.
IL TIGULLIO, UN GOLFO DI EROI | 2002
– Gianfranco Gazzana Priaroggia – Un asso dei sommergibilisti…
Maurizio Brescia
– Luigi Durand de La Penne – “Affondate la Valiant!” 19.12 1941
Maurizio Brescia
– Bruno Di Lorenzi – “Uno squalo rapallese” sotto la Rocca di Gibilterra.
Emilio Carta
– Emilio Legnani – L’azione di un MAS contro due incrociatori sovietici
Carlo Gatti
I “LIBERTY” | 2003
– Le Navi che vinsero la Guerra e poi la Pace
Maurizio Brescia
– Il Viaggio dell’ ”African Monarch”
Emilio Carta
– La Seconda Spedizione dei Mille
Carlo Gatti
– Prigionieri dei Ghiacci
Maurizio Brescia
FUOCO A BORDO | 2004
– L’Incendio del Croesus davanti a San Fruttuoso 1855
Emilio Carta
– Il Bombardamento Navale di Genova 9 febbraio 1941
Maurizio Brescia
– La Haven, fuoco e fiamme sull’Alto Tirreno 11.4.91
Carlo Gatti
DAL GOLFO LIGURE AL MAR DELLA CINA | 2005
– L’Agonia della Locarno 1961
Emilio Carta
– Un Marinaio del Tigullio in Cina 1937
Maurizio Brescia
– London Valour, la nave che affondò due volte
Carlo Gatti
MARE NOSTRUM compie 25 anni | 2006
– Marinai e pescatori delle “Nagge”
Emilio Carta
– Le Navi Militari che hanno visitato Rapallo
Maurizio Brescia
– La T/n Andrea Doria. Il viaggio della memoria
Carlo Gatti
MONTALLEGRO, UN FARO SU MARE NOSTRUM | 2007
– Quando apparve la Madonna – Quadro Storico
Carlo Gatti
– Ex voto marinari – La quadreria del Santuario di N.S. di Motallegro
Emilio Carta
– Montallegro: ex voto e storia navale
Maurizio Brescia
POLENE, SOMMERGIBILI E TRANSATLANTICI | 2008
– Le Navi passeggeri di Linea Italiane dal 1900 al 1970
Carlo Gatti
– Le Polene Italiane
Emilio Carta
– Il Sommergibile di Portofino, alla ricerca dell’U-455
Maurizio Brescia
IL TRATTATO DI RAPALLO, IDROVOLANTI, DIRIGIBILI e SOMMERGIBILI IN LIGURIA | 2009
– Basi Idrovolanti e Dirigibili nel Tigullio durante la Prima guerra mondiale
Carlo Gatti
– Il Trattato Russo-tedesco (Rapallo, 16 Aprile 1022)
Emilio Carta
– I Sommergibili del Cantiere del Muggiano in cento anni di storia della Marina Italiana
Maurizio Brescia
COSTA, UN PIANETA CHE PARLA “RAPALLINO” | 2010
– La Dinastia dei Costa.
Emilio Carta
– Le navi dei Costa
Carlo Gatti
– Le navi della “Costa” sulle rotte dei Convogli 1940/43
Maurizio Brescia
GARIBALDI, UN UOMO DI MARE | 2010
– Garibaldi, un uomo di mare
Carlo GATTI
– Le Camicie Rosse di Rapallo
Emilio CARTA
– Le navi della Marina italiana con i nomi di Garibaldi e Cavour
Maurizio BRESCIA e Francesco BUCCA
La via delle meridiane
Bruno e Mario Malatesta
L’itinerario delle meridiane nei dintorni di Camogli costituisce un ulteriore arricchimento del patrimonio artistico, storico e scientifico della sua gente. Si può anche affermare che la preparazione astronomica dei suoi capitani contribuì a suo tempo alla realizzazione di alcuni dei quadranti solari citati in questo volume.
Questi prodotti, di origini antiche come l’Umanità, sono di seguito elencati per essere osservati e compresi sia da turisti ed appassionati, i quali non mancheranno di ammirare altresì le suggestive vedute panoramiche del L’obiettivo di questo manuale é anche quello di comprendere come gli orologi solari siano precisi nel segnare il movimento dell’Universo e di scoprire che non esiste praticamente alcuna differenza coi propri orologi da polso: ancor oggi infatti, i moderni e quasi perfetti quadranti atomici vengono rifasati con gli eventi astronomici che mutano nel tempo.
Pertanto, vogliamo sensibilizzare chi legge a non trascurare le meridiane che, seppur sepolte dagli orologi meccanici, rappresentano in maniera interdisciplinare le nostre origini, i nostri continui sforzi per capire il legame tra Uomo, Terra ed Universo, cioé il dimenticato senso del vivere in pace con la Natura.
La presente guida rappresenta perciò un intenso sforzo per evitare che le meridiane vengano ingiustamente dimenticate, come purtroppo testimoniano alcuni orologi solari menzionati in questa raccolta.
Non Comprate quella Barca
Marinella Gagliardi
Come molli l’ormeggio è già avventura, perchè la vela, non solo diverte, ma emoziona, e a tinte forti…
Il libro vuole raccontare gli episodi salienti dei viaggi per mare dei due protagonisti che condividono la voglia di conoscere, scoprire, sognare, osare…con il massimo rispetto per il mare e i suoi abitanti e con la volontà di raccontare la vela alla portata di tutti.
La sorte benigna ha regalato allo skipper e sua moglie un bagno coi delfini, ma nel libro è presente anche una traversata molto burrascosa, (dieci temporali notturni…), che si è guadagnata due premi letterari. “Non comprate quella barca” è stato presentato di recente a RBE e a Radio Montecarlo e al Salone Nautico di Genova 2011 e naturalmente a “Mare Nostrum”!.
‘Val la pena di leggerlo per riconciliarsi con la propria passione’, commenta Fabio Pozzo giornalista – velista su La Stampa web.
Mussolini’s Navy
Maurizio Brescia
Un’opera omnicomprensiva sulla Regia Marina per il quindicennio 1930-1945, uscirà nel settembre 2012 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti dove il volume sarà stampato e commercializzato dal prestigioso U.S. NAVAL INSTITUTE di Annapolis (Maryland).
Il volume, scritto in inglese dall’autore, ha una struttura articolata che descriviamo in forma completa:
– cap. 1: La Regia Marina dal 1861 al 1939.
– cap. 2: Basi, arsenali, cantieri e difese costiere.
– cap. 3: Organizzazione della Marina, attività operativa 1940-1945 e cronologia.
– cap. 4: Descrizione di tutte le classi e di tutte le unità entrate in servizio.
– cap. 5: Mezzi d’assalto
– cap. 6: Aviazione navale
– cap. 7: Colorazioni mimetiche
– cap. 8: Bandiere
– cap. 9: Uniformi, gradi e decorazioni
– cap. 10: Note biografiche di una cinquantina tra le più importanti figure della Marina Italiana nella seconda guerra mondiale.
Pregevolissimo il suo corredo iconografico composto da oltre 430 immagini in parte inedite.
DRAGUT | Le avventure dell’Ammiraglio-pirata acerrimo nemico di Andrea Doria
Emilio Carta
“(…) é privilegio di galea che ogni passeggero che é di nazion cristiano e di Dio timoroso, al tempo di passar alcun golfo o di qualche burrasca si ricordi di raccomandarsi al alcuni santuari, di chiamarsi in colpa dei suoi peccati, di riconciliarsi coi suoi compagni e di pregar per sé i santi più devoti suoi, le quali tutte le cose ed anco molto più ogni ora si fa in mare, e poi tardi o non mai in terra si eseguisce… chi via vuol di galea, Dio gliela dea.”
Da “Arte del navigare” –
di frà Antonio De Guevara (Sec.XVI)
GENOVA | Guide De Agostini – Vito Elio Petrucci ed altri – Istituto geografico De Agostini
Per la prima volta una Guida viene affidata a gente che conoscono e amano la propria Città e non a Professori Universitari come sempre. Ho redatto le “notizie utili”.
IL BEL NAVIGARE | Una crociera da Monaco a Bocca di Magra
Renzo Bagnasco e Nada Boccalatte- SAGEP
Per la prima volta si descrive la Liguria vista dal mare in una ipotetica crociera che riassume tutte le esperienze che si provano compiendola. Ha vinto il Premio Lunigiana – Premio 5 terre – Riviera Ligure, con medaglia del Senato. La copertina è una figurina della raccolta Liebig
LA RAXIONE DE LA PASCA | Opus aureum ed fructuosum
Renzo Bagnasco, Nada Boccalatte e Fiorenzo Toso.
Si tratta del primo incunabolo stampato a Genova che descrive la Liguria come era nel 1474, da Nizza a Sarzana comprese certe valli all’epoca vitali per Genova.
Inoltre è uno dei primi calendari stampati con il Calendario riformato (da cui il nome) da Papa Gregorio VIII. Contiene preghiere, tra cui una stupenda Salve Regina, orazioni la cui presenza era indispensabile per avere l’Imprimatur per essere venduto.
NATALE IN LIGURIA
Renzo Bagnasco e Nada Boccalatte- SAGEP – IL SECOLO XIX
La più documentata e capillare descrizione dei riti Natalizi in Liguria, da Ventimiglia a Sarzana, mai scritta.
“A Camogli la tavola imbandita per il pranzo di Natale non veniva più sguarnita si no all’Epifania, rinnovando ogni giorno le portare così che, se un navigante fosse improvvisamente tornato, avrebbe trovato ad attenderlo la gioia del Natale”
LIGURIA AMORE MIO
Renzo Bagnasco – MURSIA
“L’amore per la Liguria, terra dove io e i miei vecchi siamo nati, m’impregna il cuore. Continuo ad alimentarlo vivendovi esperienze. Sono loro che danno il sale alla mia vita.”