IN MARE….
Si parla poco dei marittimi! Perché? Eppure le persone appartenenti alla GENTE DI MARE nel mondo sono 1,5 milioni sparsi su 85.905 navi destinate al lungo corso (2018). E quanti sono i loro familiari che li attendono a casa? Più volte abbiamo affrontato questo tema e, credo, vi sia una sola domanda e nessuna risposta:
La gente di mare non si vede, non si sente, quindi non esiste?
La cosa strana é che la “spiegazione” non viene neppure dalla gente della costa, (escluse alcune località di lunga tradizione marinara), che nel frattempo ha subito un salto di mentalità: da marittima a balneare, come se la linea dell’orizzonte li tagliasse fuori dal resto del mondo!
Suggestiva é l’immagine delle navi che scompaiono dall’orizzonte ed entrano nel mistero.
Forse perché il marittimo é la variante del frate trappista; entrambi vivono e si muovono tra una “cuccetta” e il ponte di comando che un tempo era il “tabernacolo” dalla nave preferendo “staccarsi” dal mondo per sprofondare tout court nella propria missione.
Fonte: Cultura ed Economia marittima
Durante “la gloriosa epopea della vela“, un tempo non troppo lontano, il periodo d’imbarco su un veliero poteva durare quattro anni, oggi questa specie di “galera” si é ridotta a sacrifici che, pur essendo sempre UMANI…, non hanno modificato l’essenza della sua vocazione al silenzio, alla meditazione e alla convivenza forzata che lo immunizza, tuttora, da qualsiasi VIRUS terrestre.
Ogni tanto ricordiamoli e ringraziamoli per il loro “solitario” sacrificio che ci garantisce, con i trasporti giornalieri di cui é l’artefice, ciò di cui abbiamo bisogno!
Lasciamo ora la solitudine dei marinai ed entriamo nel loro “mondo“ che é molto più affollato di quanto si pensi sulla terraferma! Un esempio di questa presenza ce la dà ogni giorno la carta di MARINE TRAFFIC.
MARINE TRAFFIC
Al servizio offerto da MarineTraffic accedono oggi oltre 6 milioni di utenti al mese. Ma questo non è l’unico numero che spiega l’importanza di questo database. In questo periodo di tempo vengono registrati 800 milioni di posizionamenti, 18 milioni tra navi maggiori e minori e 650mila elementi. Ovvero porti, fari e tutto quello che fa parte dell’universo marino. Ogni nave viene poi descritta nei minimi particolari: dimensioni, luogo in cui è stata costruita, tonnellaggio e numero IMO (International Maritime Organization) che la identifica a livello globale.
IL TRACCIAMENTO DEI DATI
Per raccogliere le informazioni viene utilizzato un sistema, chiamato AIS (Automatic Identification System). Uno standard mondiale che obbliga le navi di una certa dimensione a trasmettere attraverso un dispositivo alcuni dati importanti come posizione, carta d’identità del mezzo, velocità, rotta, stato dell’imbarcazione e destinazione. Dati che, sovrapposti e sistemati grazie alle API di Google Maps, permettono di creare una mappa molto dettagliata. Attraverso una partnership con Orbcomm, inoltre, MarineTraffic offre anche un impianto di localizzazione satellitare per quelle navi che, in giro per gli oceani, sono fuori dalla portata delle stazioni AIS costiere.
Marine Traffic non è l’unico sito che svolge un‘operazione di questo tipo. ShipFinder e Vessel Finder pur dando molte informazioni all’utente, presentano una piattaforma molto meno curata anche se offrono servizi molto simili, di cui quelli più avanzati a pagamento. FleetMon, invece, è una delle migliori applicazioni per iPad e iPhone per navigare per i sette mari.
Secondo il libro “Ninety percent of everything” della giornalista Rose George il 90% di ciò che compriamo arriva via mare. Eppure del trasporto marittimo si parla poco e ancora meno si sa. Non che manchino record e curiosità:
1. Un mondo di container
Considerato il numero di navi che ogni giorno solcano gli oceani, in questo momento ci sono circa 20 milioni di container in viaggio. È stato calcolato che ogni anno se ne perdono almeno 10 mila in mare. A proposito: si tratta di un’invenzione abbastanza recente. Li ha inventati Malcom McLean, nel 1956. Hanno dimensioni standard: sono lunghi 6 o 12 metri, larghi 2,4 m, alti 2,6 m. Ma ce ne sono anche di più alti, con lati aperti, o di dimensioni particolari.
Maersk Mc-Kinney MØLLER mentre attraversa il Canale di Suez.
2. Le navi dei record
Fino ad un anno fa le navi porta container più grandi erano le Maersk Triple EClass lunghe 400 metri, con una capacità di trasporto di 18 mila container e costavano 185 milioni di dollari l’una. Il primo cargo di questa serie il Maersk Mc-Kinney Moller è entrato in servizio a luglio 2014, seguito da altri due ad agosto. Nel giugno 2014 dai cantieri ne sono uscite altri 7. Oggi si parla di navi entrate in servizio con una capacità di 22.000 container.
3. Ecologico… o no?
Visti e considerati i numeri giganti del trasporto marittimo, l’impatto di migliaia di navi sull’ambiente non va sottovalutato. Se l’industria del trasporto navale fosse un Paese, sarebbe il sesto Paese più inquinante del mondo. Anche per questo, ma soprattutto per risparmiare carburante, diverse aziende stanno studiando come realizzare una nave da trasporto a vela (caratterizzata da altissime vele verticali). Tra queste anche la società irlandese B9 Shipping.
4. Google Maps
Potete tenere traccia delle navi che in questo momento solcano il mare attraverso una mappa di Google aggiornata in tempo reale sul sito Shipfinder. Cliccando su ogni nave si apre una scheda con nome e caratteristiche.
5. Pirati
Nel 2012 il numero di attacchi di pirati alle navi è stato maggiore di quello delle aggressioni violente in Sudafrica, il paese col tasso di criminalità più alto del mondo. Si calcola che dal 2005 ad oggi, i soli pirati somali abbiano sequestrato 149 di navi, realizzando più di 300 milioni di dollari di riscatto.
6. Ispezioni
Solo il 5 per cento dei container spediti ai porti degli Stati Uniti viene ispezionato, e questa percentuale è ancora più bassa in Europa.
7. Ma dove vanno (e da dove vengono) i marinai?
I lavoratori provenienti dalle Filippine costituiscono un terzo di chi presta servizio sulle navi da trasporto merci nel mondo (circa 1,5 milioni di persone). Solo il 2% della forza lavoro dell’industria del trasporto navale è costituita da donne.
8. Che classe!
Le navi mercantili si dividono in 4 categorie: petroliere (trasportano petrolio), metaniere (trasportano gas), porta-container e porta rinfuse.
9. Ogni buco non è un porto
SIPG gestisce 125 ormeggi nel porto di Shanghai con una lunghezza totale di circa 20 chilometri. C’é da aggiungere il complesso portuale di Yangshan Deep Water (nella baia di fronte) che ha una lunghezza di 36 Km. Dove arriveranno i cinesi?
Secondo il World Shipping Council il porto di Shangai in Cina (nella foto) è il primo del mondo per traffico di container, seguito da quello di Singapore. E la Cina si accaparra 7 posizioni sulle prime 10. L’Europa entra in classifica all’undicesimo posto, con il porto di Rotterdam. E l’Italia? Tra i primi 50 porti quest’anno non c’è. Gli anni scorsi invece in classifica figuravano Gioia Tauro e Genova.
Fonte: www.focus.it
MSC OSCAR dell’Armatore italiano Luigi Aponte
MSC Oscar è una delle più grandi navi portacontainer al mondo. Battezzata l’8 gennaio 2015, MSC Oscar è stata per breve tempo la nave portacontainer più grande al mondo. MSC Oscar prende il nome dal figlio di Diego Aponte, presidente e amministratore delegato del proprietario della Mediterranean Shipping Company (MSC). La nave è stata costruita da Daewoo in Corea del Sud per 140 milioni di dollari.
MSC Oscar |
|
Descrizione generale |
|
Tipo |
|
Proprietà |
|
Porto di registrazione |
|
Identificazione |
9703291 |
Entrata in servizio |
2015 |
Caratteristiche generali |
|
192 237 tsl |
|
197 362 tpl |
|
Lunghezza |
395,4 m |
Larghezza |
59 m |
Pescaggio |
16 m |
Propulsione |
motore diesel MAN Diesel11S90ME-C a due tempi |
Velocità |
|
Autonomia |
· in immersione: · in emersione: |
Capacità di carico |
19 224 TEU |
Equipaggio |
35 |
10. Andiamo sulla Luna
Una nave container in un anno percorre in media l’equivalente di tre quarti della strada dalla Terra verso la Luna.
Paesi |
Numero di navi della marina mercantile |
Anno |
Indonesia |
9,053 |
2018 |
Panama |
7,914 |
2018 |
Giappone |
5,299 |
2018 |
Cina |
4,610 |
2018 |
Stati Uniti |
3,692 |
2018 |
Singapore |
3,526 |
2018 |
Liberia |
3,321 |
2018 |
Russia |
2,625 |
2018 |
Hong Kong |
2,615 |
2018 |
Malta |
2,205 |
2018 |
Corea del Sud |
1,897 |
2018 |
Vietnam |
1,863 |
2018 |
India |
1,719 |
2018 |
Malesia |
1,704 |
2018 |
Filippine |
1,615 |
2018 |
Norvegia |
1,581 |
2018 |
Gran Bretagna |
1,570 |
2018 |
Bahamas |
1,418 |
2018 |
Italia |
1,405 |
2018 |
Grecia |
1,343 |
2018 |
Turchia |
1,277 |
2018 |
Paesi Bassi |
1,233 |
2018 |
Saint Vincent e Grenadine |
889 |
2018 |
Antigua e Barbuda |
853 |
2018 |
Thailandia |
807 |
2018 |
Brasile |
791 |
2018 |
Belize |
764 |
2018 |
Iran |
720 |
2018 |
Danimarca |
668 |
2018 |
Canada |
657 |
2018 |
Germania |
629 |
2018 |
Messico |
617 |
2018 |
Emirati arabi uniti |
616 |
2018 |
Portogallo |
576 |
2018 |
Nigeria |
576 |
2018 |
Australia |
563 |
2018 |
Francia |
555 |
2018 |
Honduras |
550 |
2018 |
Sierra Leone |
469 |
2018 |
Ucraina |
417 |
2018 |
Vanuatu |
405 |
2018 |
Egitto |
389 |
2018 |
Arabia Saudita |
380 |
2018 |
Cambogia |
364 |
2018 |
Svezia |
359 |
2018 |
Bangladesh |
329 |
2018 |
Tanzania |
329 |
2018 |
Togo |
327 |
2018 |
Azerbaigian |
313 |
2018 |
Corea del Nord |
274 |
2018 |
Venezuela |
269 |
2018 |
Taiwan |
267 |
2018 |
Mongolia |
265 |
2018 |
Bahrein |
259 |
2018 |
Finlandia |
259 |
2018 |
Tuvalu |
254 |
2018 |
Saint Christopher e Nevis |
240 |
2018 |
Cile |
222 |
2018 |
Comore |
218 |
2018 |
Belgio |
192 |
2018 |
Papua Nuova Guinea |
173 |
2018 |
Argentina |
167 |
2018 |
Isole Cayman |
165 |
2018 |
Kuwait |
158 |
2018 |
Lussemburgo |
152 |
2018 |
Moldavia |
151 |
2018 |
Polonia |
148 |
2018 |
Qatar |
140 |
2018 |
Ecuador |
137 |
2018 |
Croazia |
131 |
2018 |
Barbados |
121 |
2018 |
Kazakistan |
121 |
2018 |
Spagna |
119 |
2019 |
Romania |
112 |
2018 |
Nuova Zelanda |
111 |
2018 |
Kiribati |
111 |
2018 |
Algeria |
106 |
2018 |
Colombia |
102 |
2018 |
Trinidad e Tobago |
102 |
2018 |
Brunei |
100 |
2018 |
Dominica |
100 |
2018 |
Libia |
98 |
2018 |
Perù |
95 |
2018 |
Myanmar |
95 |
2018 |
Irlanda |
88 |
2018 |
Sudafrica |
88 |
2018 |
Marocco |
87 |
2018 |
Sri Lanka |
87 |
2018 |
Georgia |
82 |
2018 |
Bulgaria |
80 |
2018 |
Iraq |
80 |
2018 |
Paraguay |
80 |
2018 |
Estonia |
74 |
2018 |
Turkmenistan |
72 |
2018 |
Lettonia |
68 |
2018 |
Tunisia |
66 |
2018 |
Lituania |
61 |
2018 |
Figi |
60 |
2018 |
Albania |
60 |
2018 |
Uruguay |
57 |
2018 |
Angola |
55 |
2018 |
Guyana |
55 |
2018 |
Libano |
55 |
2018 |
Pakistan |
53 |
2018 |
Oman |
51 |
2018 |
Bolivia |
49 |
2018 |
Ghana |
44 |
2018 |
Capo Verde |
43 |
2018 |
Giamaica |
43 |
2018 |
Israele |
42 |
2018 |
Cuba |
41 |
2018 |
Guinea Equatoriale |
38 |
2018 |
Islanda |
33 |
2018 |
Tonga |
33 |
2018 |
Giordania |
32 |
2018 |
Yemen |
31 |
2018 |
Svizzera |
30 |
2019 |
Gabon |
29 |
2018 |
Madagascar |
28 |
2018 |
Maurizio |
28 |
2018 |
Senegal |
28 |
2018 |
Mozambico |
27 |
2018 |
Congo (ex Zaire) |
27 |
2018 |
Seicelle |
24 |
2018 |
Isole Salomone |
23 |
2018 |
Repubblica dominicana |
23 |
2018 |
Kenya |
22 |
2018 |
Siria |
21 |
2018 |
Camerun |
19 |
2018 |
Sudan |
18 |
2018 |
Congo |
16 |
2018 |
Gibuti |
15 |
2018 |
Costa d’Avorio |
15 |
2018 |
São Tomé e Príncipe |
15 |
2018 |
Samoa |
13 |
2018 |
Montenegro |
12 |
2018 |
Etiopia |
11 |
2018 |
Costa Rica |
11 |
2018 |
Nuova Caledonia |
10 |
2018 |
Suriname |
10 |
2018 |
Namibia |
10 |
2018 |
Guinea Bissau |
9 |
2018 |
Gambia |
9 |
2018 |
Eritrea |
9 |
2018 |
Guatemala |
9 |
2018 |
Groenlandia |
8 |
2018 |
Slovenia |
8 |
2018 |
Mauritania |
7 |
2018 |
Grenada |
6 |
2018 |
Benin |
6 |
2018 |
Bielorussia |
5 |
2018 |
Somalia |
5 |
2018 |
Nicaragua |
5 |
2018 |
Haiti |
4 |
2018 |
Isole Falkland |
3 |
2018 |
El Salvador |
2 |
2018 |
Guinea |
1 |
2018 |
Niger |
1 |
2018 |
Laos |
1 |
2017 |
Macao |
1 |
2018 |
Zambia |
1 |
2017 |
Uganda |
1 |
2017 |
TOTALE = 85.905 unità nel 2018
Fonte:
Index mundi – https://www.indexmundi.com/
CONCLUSIONE
Nel presente articolo ho posto una domanda: dove arriverà la Cina?
Guardando in casa nostra, Genova e Trieste sono i porti italiani in prima linea per entrare a pieno titolo, anche con accordi di partnership, nei progetti italo-cinesi per la Belt & road initiative (Bri). La nuova Via della seta si sta sviluppando sia sulla direttrice terrestre, con la ferrovia, sia su quella marittima. E se il Mediterraneo appare al centro degli interessi cinesi che si stanno estendendo in vari scali dell’area, a partire dal Pireo, controllato da Cosco (China ocean shipping company), Genova e Trieste stanno diventando i maggiori poli d’attrazione del Tirreno e dell’Adriatico per il Dragone.
Genova-Sampierdarena. La zona qui rappresentata é tuttora chiamata Porto Nuovo. La zona portuale a monte della linea rossa, fu costruita negli Anni ‘20 tra le due guerre mondiali. Oggi la lunghezza delle navi si é quadruplicata e Genova dovrà decidere se rimanere una modesta realtà regionale, o se accettare la sfida dei porti Nord-Europei e rimanere nel grande circuito internazionale come la sua storia millenaria rivendica.
Un anno fa, nell’ambito della visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping, lo scalo ligure ha messo a punto un accordo di partnership, con il gruppo Cccc (China communications construction company), terza società di costruzioni al mondo che, ha spiegato Paolo Signorini, presidente dell’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona, fornirà supporto tecnico alla Adsp nell’affidamento degli appalti di alcune grandi opere all’interno del porto di Genova, tra le quali la nuova diga foranea.
La nuova configurazione della diga vedrà un avanzamento a mare dell’attuale opera di circa 500 metri, per uno sviluppo di poco meno di cinque chilometri, su fondali medi di quaranta metri. Il porto di Genova, una volta terminata l’opera, potrà contare su un’infrastruttura che consentirà l’accesso in banchina alle portacontainer di ultima generazione da 22mila teu.
“Inizia il percorso progettuale e amministrativo che cambierà la storia del porto di Genova” – Ha commentato Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.
Carlo GATTI
Rapallo, 18 Marzo 2020