Illustrazione di Patrizia Bianchi
Dimmi, dimmi marinaio
cosa ti spinge a navigare?
Bella domanda ragazzina,
la vita devo pur guadagnare
Dimmi, dimmi marinaio,
non c’è forse del lavoro
sulla terra, per le strade
o nei bei campi d’oro?
Sei insistente piccolina
Ognun lavora secondo natura
io non amo l’officina
ho bisogno d’aria pura.
Dimmi, dimmi marinaio
non sarà mica l’avventura
che ti spinge in mezzo al mare?
Una donna in ogni porto
Senza far fatica ad amare?
Cosa dici impertinente?
Chi ti ha messo per la mente
queste fandonie di origine antica?
Sulla terra ho la mia vita
moglie, figli, mamma, fratelli
a casa mia ho gli affetti più belli.
Dimmi, dimmi marinaio
con che coraggio ti puoi allontanare
se a casa tua hai tanta gente da amare?
Ragazzina insofferente
non capisco cos’hai in mente
le mie risposte non sono d’aiuto
sento che in te c’è un rifiuto
per la mia scelta di vita
forse qualcosa ti ha ferita.
Hai indovinato, marinaio
il tuo bel mare dall’aria pulita
a mio papà ha rapito la vita
neanche il corpo ci ha ridato
a noi che tanto l’abbiamo amato.
Ora io odio la scelta di vita
che lui ha fatto senza pensare
che così ci poteva lasciare.
Piccolo cuore gonfio di pianto
come vorrei per un poco soltanto
farti capire che tuo padre ti ha amato
non per il mare ti ha abbandonato.
L’amore è grande non si divide.
Anche a terra mia piccola amica,
a un certo punto finisce la vita.
Nel breve tempo molto ti ha dato
se tanto rimpianto in te ha lasciato.
Sei sicuro marinaio
sei sicuro che così è stato?
Solo un triste, crudele destino
Impedì a mio padre di tornarmi vicino?
Certo piccina, ma se tu lo vorrai
una lunga vita a lui donerai.
Se ami le cose che lui ha amato
se nel tuo cuore sarà ricordato
mentre il mare lo cullerà
egli in te ancora vivrà.
ADA BOTTINI
Rapallo, 2 Gennaio 2015