PIETRO ARDITO
a 15 anni dalla morte
LA VIGNETTA: UNA VERA ARTE
La vignetta è il disegno di una breve storia, con o senza testo, che può a volte assumere, in due o tre casi, la forma di un fumetto. I vignettisti sono degli artisti, ma ugualmente giornalisti, titolari di una tessera di stampa. Rispecchiano la realtà sotto forma di illustrazione, umoristica in generale. La vignetta gioca anche il ruolo di effetto visivo.
La finalità della vignetta? Far ridere.
Di fronte alle polemiche, lo dimentichiamo troppo spesso. Pertanto, i vignettisti illustrano l’attualità con uno sguardo umoristico, ironico, sarcastico…Gli aggettivi sono numerosi! La vignetta piace per il suo lato spinto, rivelatore e incisivo. Rivelare, commentare, spiegare, denunciare, criticare, far reagire, scioccare, provocare un dibattito…Fanno anche parte degli obiettivi della vignetta a vari livelli. In ogni caso, la vignetta risveglia il senso critico dei lettori.
Tra disegno umoristico e satirico, c’è una linea sottile. Bisogna riconoscerla.
Il disegno umoristico non userà gli stessi codici. Può essere realizzato solamente per far ridere, rilassare il lettore di un giornale ad esempio. Scoprire l’ultimo disegno del proprio giornale preferito, fa parte delle attese dei lettori. La vignetta satirica è spesso scioccante. Non avrà lo stesso effetto su tutti in base ai temi trattati. Questo dipende in effetti dalle opinioni di ognuno. La satira tocca elementi tabù, persino sacri. È per queste ragioni che fa male ed è spesso soggetta a polemiche. Ad esempio le caricature di Maometto in Charlie Hebdo.
Come disegnare per la stampa?
I disegnatori usano molti metodi per raggiungere il loro obiettivo: la caricatura, la provocazione, gli stereotipi, l’ironia, i giochi di parole, l’umorismo nero, il confronto, l’allegoria, l’esagerazione. L’autoironia, la risata e l’umorismo permettono anche di sdrammatizzare una notizia, fare un passo indietro, usare il buon senso ed esprimere un’opinione. I vignettisti non per questo sono tutti “ingaggiati” in senso stretto. Sono prima di tutto degli osservatori del mondo che ci circonda. Si ispirano alla realtà per far ridere.
Come affermava Cabu:
“Non siamo portatori di messaggi. Siamo semplicemente dei clown, degli intrattenitori (…). L’umorismo è un linguaggio che ho sempre amato. Il nostro compito e di denunciare la stupidità facendo ridere.”
Dopo questa premessa è il momento di RICORDARE un vignettista di altissimo livello a cui teniamo in modo particolare perché ha dato tanto PRESTIGIO alla nostra Rapallo.
PIETRO ARDITO
15 ANNI SENZA IL GRANDE ARDITO…
Sono passati 15 anni dalla tua dipartita, ma noi conserviamo nel nostro cuore tutte le centinaia di vignette che ci hai donato nel corso di 30 lunghi anni di collaborazione.
Caro Pietro Ardito, continua a far divertire gli angeli in Cielo… (e ricordati di inviarci qualche caricatura del buon Dio… Lo sai che Lui è Persona di… Spirito, e non si offende…).
Ringrazio Nadia Molinaris a nome della ASSOCIAZIONE MARE NOSTRUM RAPALLO per averci ricordato un anniversario triste, ma molto significativo per i rapallini, i rapallesi… e per la storia di Rapallo.
OGGI 28.02.20 il Circolo della Pulce vuol ricordare i 15 ANNI della morte di un nostro grande: PIETRO ARDITO, con qualcosa di inedito grazie a Paolo Melani, che spero vogliate leggere perché gli uomini che han fatto la storia e la cultura devono essere conosciuti e ricordati. Grazie
Un quadernone datato 1945, con la copertina scura e quel profumo che ormai ha solo la carta ingiallita dal tempo. Appena lo apri hai quasi timore a toccarlo e sfogliarlo, ma da subito comprendi di avere tra le mani qualcosa di raro valore leggendo la dedica: “al Signor Nespolo con stima e riconoscenza Pietro Ardito – Rapallo 15 gennaio 1946”
Non nascondo che è stato emozionante, ogni volta nel girar pagina, trovare i capolavori inediti delle prime vignette giovanili del pittore, scrittore e caricaturista “Rapallino”.
Già perché il 28 febbraio ricorrono i 15 anni dalla morte di Pietro Ardito, così Paolo Melani, oggi erede del quaderno, ha pensato che era giusto ricordarlo e si è rivolto al Circolo della Pulce portando “in dote” uno spezzone di vita privata e di disegni inediti del grande artista. Un quaderno ricevuto in dono da Dora, la sua madrina di battesimo, figlia guarda caso, proprio di quel Nespolo della dedica.
Siamo negli anni ’40 quando nasce l’amicizia divenuta poi fraterna tra Nespolo ed Ardito, entrambi figli di emigrati della nostra città, arrivano dal sud America, il primo dal Cile e Pietro dall’Argentina, con una lingua che li accomuna, insieme a quell’ indissolubile sentimento molto Ligure, di orgoglio delle proprie radici che li fa sentire entrambi Rapallini. Una immagine di una Rapallo ben diversa da oggi, dove ci appare Nespolo come titolare dell’Agenzia Riviera di Piazza Cavour, ma anche costruttore dei due bei palazzi di Corso Assereto di fronte all’odierno Scarpamondo, il nonno “Dino” di Paolo Melani, con la sua officina di maniscalco, in mezzo agli orti di S. Anna (di fronte all’attuale Croce Bianca), gestita durante la guerra dalla moglie Cesarina e, Pietro, giovane magro col cappello e col suo quaderno in mano a disegnare i primi personaggi delle sue famose vignette. Non sapremo mai le confidenze che, magari in lingua spagnola, si scambiarono i due amici, ma di una cosa siam certi, entrambi vennero a Rapallo perché si sentirono Rapallini, nella nostra città lasciarono un segno importante e per quella conoscenza comune con Cesarina, oggi abbiamo la fortuna, nel ricordare doverosamente il nostro illustre concittadino Pietro Ardito, nel 15° anno della sua morte, di ammirare alcune delle sue prime e inedite caricature. Un grazie a Pietro Ardito, ma anche a Paolo che ci ha permesso di condividere una pagina di vita del grande vignettista.
Pulce Nadia Molinaris
Un po’ di biografia
PIETRO ARDITO (Buenos Aires, 21 marzo 1919 – Rapallo, 28 febbraio 2005)
E’ stato un pittore, disegnatore e caricaturista italiano. Nato in Argentina da genitori italiani emigrati, si trasferì giovanissimo a Rapallo, paese d’origine dei familiari.
Adempiuti gli obblighi di leva in Libia, iniziò la sua carriera professionale negli anni quaranta come collaboratore per spettacoli teatrali e disegnatore di tessuti per importanti ditte nel settore tessile di Como e della Toscana.
Successivamente, intraprese la carriera di caricaturista, un’attività che lo renderà famoso per la spiccata creatività che lo ha portato a collaborare con giornali e riviste italiane come Nazione Sera, Il Girondino, Settimana Incom, Rivista Milano, Il Lavoro, Il Secolo XIX e Il Quaderno del Sale.
Famose sono le sue caricature di intellettuali e scrittori realizzate per l’inserto Mercurio del quotidiano La Repubblica e la pubblicazione di alcune vignette sul giornale tedesco Die Tageszeitung.
Nel corso della sua carriera, Ardito ha approfondito la propria attività di pittore in senso stretto realizzando opere esposte in musei locali e nazionali.
Nel 1984 collaborò con la RAI alla trasmissione Prisma, trasmessa su Raiuno.
Negli stessi anni Indro Montanelli lo invitò a partecipare quotidianamente con le sue caricature alla illustrazione di un fatto del giorno de Il Giornale.
La pubblicazione in Germania di un suo libro – Psicografie – contribuì ad accrescere poi la sua popolarità anche all’estero.
Le opere di Ardito sono esposte in diversi musei italiani, come il Museo Internazionale della Caricatura di Tolentino e il Museo del Cinema di Torino, nonché in altri siti culturali esteri a Basilea, Istanbul e al Kunstsammlung di Düsseldorf.
Molti i riconoscimenti internazionali ricevuti da Ardito in carriera: nel 1985 e nel 1989 è stato premiato al Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera;
L’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ha organizzato nella sede di Palazzo serra di Cassano, nel 1997, una mostra delle sue caricature dal titolo: “I Filosofi e il Caos“, a cura del filosofo Alessandro Di Chiara. Nel centenario della morte di F. Nietzsche la città di Rapallo ha patrocinato, insieme al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Genova, con la direzione scientifica di Alessandro Di Chiara e la collaborazione di Carlo Angelino, un Simposio Internazionale dal titolo “F.Nietzsche 1900-2000”, al quale hanno partecipato alcuni tra i più noti pensatori contemporanei; tra le attività collaterali al Simposio anche la Mostra di Ardito intitolata ” Nietzsche precursori e epigoni” e curata dallo stesso filosofo della mostra napoletana.
Nel 1997 ha realizzato il volume Caricature in linea e, nel 2003, il libro Le caricature di Pietro Ardito, entrambe dedicate alle sue umoristiche caricature.
A Rapallo ha dedicato un originale volume umoristico, Rapallini & Rapallesi, raffigurante personalità di rilievo della città ruentina disegnate con semplici tratti di china, tipici del suo stile artistico.
Il 15 febbraio del 2005 il comune di Rapallo ha dedicato all’umorista una mostra personale al Castello sul mare, presentando al pubblico il suo volume Biografia e bibliografia di quel genio della caricatura che risponde al nome di Pietro Ardito. La mostra fu peraltro funestata la mattina del 28 febbraio (ovvero tredici giorni dopo l’apertura) dalla notizia dell’improvvisa morte del disegnatore.
Un anno dopo, il 28 febbraio 2006, il comune rapallese gli ha intitolato la piazzetta antistante la sua abitazione.
La fama di Ardito nasce dal suo modo di lavorare che consisteva prima nel fare uno studio del personaggio, poi eseguire una prima caricatura, alla quale togliere ciò che non è saliente: una sorta di ermetismo del disegno. Arrivato giovanissimo a Rapallo dall’Argentina, Ardito per la sua abilità ottiene che le sue opere vengano pubblicate su riviste in Italia e all’estero: Girondino, Settimana Incom, Le Ore, Nazione Sera, Mercurio. Suoi lavori sono esposti in musei di Basilea, Berlino, Baiardo, Istanbul, Tolentino e Torino.
A Rapallo, che lo ha accolto e valorizzato, ha dedicato un originale volume umoristico «Rapallini & Rapallesi» raffigurante personalità di rilievo della città ruentina disegnate con semplici tratti di china, tipici del suo stile artistico.
ALCUNE DELLE VIGNETTE FAMOSE DI PIETRO ARDITO
Il vignettista Pietro Ardito colui che “ha raccontato l’Italia attraverso trent’anni di satira”
Pietro Ardito (Buenos Aires, 1919 – Rapallo, 2005), è stato pittore e disegnatore. Come caricaturista ha raggiunto una sintesi efficacissima e una stilizzazione molto personale: il suo tratto ricorda il grande artista Olaf Gulbransson del quale si dice che ricorresse più alla gomma che al pennino.
I disegni originali qui esposti, con arguzia, ma senza cattiveria, ritraggono illustri personaggi italiani e stranieri (Rapallo, 1982).
Sandro Pertini
Giovanni Spadolini
Enrico Berlinguer
Amintore Fanfani
Giorgio Almirante
Filippo Maria Pandolfi
Ronald Reagan
Ayatollah Khomeyni
Mao Zedong
Gandhi
Giovanni Paolo II
Preti sulla barca
Churchill
San Totò
Onassis
Napoleone
Buster Keaton
Dalla Raccolta Govi
a.c. di
CARLO GATTI
Rapallo, 2 Marzo 2020